Sedano sì o sedano no?

 

 

 

Il sedano è un ortaggio molto utilizzato in cucina per insaporire i piatti, da mangiare crudo in pinzimonio, come base per molte ricette. Possiede particolari proprietà, interessanti da scoprire. Allo stesso tempo bisogna fare attenzione quando lo si acquista, per avere la garanzia di un prodotto di qualità.

Il nome latino del sedano è Apium graveolens, considerato una pianta erbacea, è molto diffuso e coltivato in Italia. Il sedano cresce anche in maniera del tutto spontanea in luoghi erbosi o paludosi e può raggiungere un’altezza che arriva ad un metro. Del sedano, siamo soliti utilizzare il gambo e le foglie, crudo o cotto. In realtà della pianta sono commestibili anche i semi, le radici e i frutti che produce, che vengono raccolti verso la fine di agosto.

A differenza di quanto si possa pensare, le specie di sedano sono diverse: cambiano i colori, il periodo di fioritura e la conservazione.

 

Proprietà del sedano

Questo ortaggio così sottovalutato in cucina, utilizzato spesso per guarnire piatti o per insaporirli, possiede molte proprietà e benefici:

  • contrasta la bronchite
  • svolge azione depurativa
  • efficace contro i reumatismi
  • abbassa il livello degli acidi urici
  • diminuisce il fastidioso problema del meteorismo

 

 

Oltre alla modalità tradizionale che conosciamo per utilizzare il sedano, questo alimento si presta bene in ambito terapeutico sotto forma di infuso o di decotto.

Per preparare un infuso di sedano si immergono in acqua bollente circa 20 grammi di frutti di sedano per almeno 20 minuti e poi si filtra. Bere una tazzina dopo i pasti aiuta la digestione e previene la formazione di gas intestinali.

Per preparare il decotto invece bastano circa 30 grammi di foglie di sedano lasciate in acqua bollente per circa 30 minuti, filtrate e consumato al mattino o a stomaco vuoto: utile per infiammazioni del tratto respiratorio e dei bronchi in particolare. Da non sottovalutare anche in caso di abbassamento della voce o infiammazione della gola.

Il sedano infine è un noto diuretico che facilita l’eliminazione delle tossine da parte dei reni.

 

Controindicazioni del sedano

Una nota particolare va messa sulla coltivazione del sedano. Certamente la crescita spontanea è da preferire ma non è sempre facile reperire sedano che non derivi da coltivazioni.

Vista la quantità elevata di acqua, contenuta all’interno del sedano, è importante che l’origine sia biologica o da coltivazioni sicure perché si rischia di avere più danni che benefici dal consumo di questo alimento. In più, nella grande industria, i gambi di sedano vengono trattati per far sì che mantengano il loro colore brillante e fresco. Quindi attenzione alla provenienza!

Altra raccomandazione: consumare sedano con moderazione se si soffre di calcoli renali perché come la betulla, possiede un alto effetto drenante che può sovraccaricare il lavoro del rene, creando maggiore infiammazione in presenza di calcoli.

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