Il decotto di Gramigna per la cistite

 

Nell’ambito di una terapia naturale delle infezioni delle vie urinarie, le piante ad azione diuretica costituiscono sicuramente un tassello importante: grazie alla loro azione drenante consentono di realizzare una prima “pulizia” (disinfezione) dell’apparato urinario, favorendo così l’allontanamento dei germi promotori dell’infezione.

 

Una pianta diuretica

Lo stesso motivo per cui alle donne che soffrono di cistite viene consigliato di bere molto. Almeno 2 litri di acqua nelle 24 ore, per diluire la carica batterica presente nelle vie urinarie.

Ma che pianta scegliamo? Tra le piante diuretiche suggerite dalla tradizione, la Gramigna si rivela un’alleata preziosa: nota per i mille modi di dire che la definiscono – quasi sempre in senso negativo per la sua capacità di proliferare velocemente – la Gramigna (Agropyrum repens) possiede infatti proprietà diuretiche, antinfiammatorie e antibatteriche che, in caso di cistite, la rendono ideale per la preparazione di infusi e tisane da consumare durante la giornata.

 

Modalità di preparazione

Al decotto base poi possiamo aggiungere altre erbe per potenziarne l’azione. Ma procediamo per ordine. Il decotto si prepara aggiungendo un cucchiaino di rizoma sminuzzato della pianta in 150 ml di acqua bollente. Attendiamo 2-3 minuti prima di spegnere la fiamma. Si prosegue poi l’infusione altri 7-8 minuti prima di filtrare e consumare – 2-3 volte al giorno – lontano dai pasti.

Altri possibili impieghi

Per le sue qualità diuretiche e depurative la Gramigna viene tradizionalmente impiegata in tutti i casi in cui sia necessario “portare via” tossine o batteri.

Oltre alla cistite (per fare molta pipì) si usa in caso di litiasi urinaria (per far uscire calcolini e renelle), oppure per la gotta e reumatismi.

Vale anche come ipotensivo in caso di pressione alta. E, nel caso, può essere associata con un’altra pianta drenante: la linfa di Betulla.

di Stefania La Badessa

macrolibrarsi.it

 


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